[Italia, 2009, Drammatico, durata 128'] Regia di Marco Bellocchio Con Giovanna Mezzogiorno, Filippo Timi, Corrado Invernizzi, Michela Cescon, Matteo Mussoni, Elena Presti.
La storia di Ida Dalser, la donna che conobbe Mussolini ben prima che egli fosse famoso, e che se ne innamorò, dandogli un figlio, ma che poi - dopo la prima guerra mondiale - lo ritrovò sposato a Rachele. La sua battaglia per essere riconosciuta, la sua dolorosa vicenda umana." (FILM TV)
Presentato in concorso al festival di Cannes, investito al termine della proiezione ufficiale da 15 minuti di applausi, acclamato dalla stampa internazionale, da VARIETY ("un'opera entusiasmante, una brillante messa in scena), da SCREEN INTERNATIONAL ("fuochi d'artificio d'autore"), VINCERE di Marco Bellocchio non ha goduto della stessa accoglienza presso la stampa nazionale (o almeno presso una parte di essa). I motivi sono sempre gli stessi, ormai qualificanti di noi sudditi in questa Italietta; riusciamo a dividerci anche di fronte a un capolavoro, unico rappresentante nazionale nel più sciovinistico festival del mondo. Parte della nostra critica come al solito "l'ha buttata in politica", altri si sono limitati con "è la storia di una pazza priva di riscontri e fonti storiche riconosciute, quindi inutile e politicamente offensiva", fortunatamente altri sostengono si tratti di un capolavoro. E' incredible come possa passare in secondo piano un racconto (reale o meno) dall'impatto drammatico tanto caratterizzante da sconvolgere e strutturare di fiammeggiante passione l'intero impianto del film, il montaggio meraviglioso definito giustamente "futurista", l'interpretazione accorata e carnale della Mezzogiorno, la doppia essenza tragica di Timi, le visioni sceniche di un Bellocchio regista della "Storia" e della "storia". A cosa serve una discussione politica di fronte al grande cinema italiano? JOKERICO 10 http://www.youtube.com/watch?v=rrOnUUOaQ9Q&feature=related
La storia di Ida Dalser, la donna che conobbe Mussolini ben prima che egli fosse famoso, e che se ne innamorò, dandogli un figlio, ma che poi - dopo la prima guerra mondiale - lo ritrovò sposato a Rachele. La sua battaglia per essere riconosciuta, la sua dolorosa vicenda umana." (FILM TV)
Presentato in concorso al festival di Cannes, investito al termine della proiezione ufficiale da 15 minuti di applausi, acclamato dalla stampa internazionale, da VARIETY ("un'opera entusiasmante, una brillante messa in scena), da SCREEN INTERNATIONAL ("fuochi d'artificio d'autore"), VINCERE di Marco Bellocchio non ha goduto della stessa accoglienza presso la stampa nazionale (o almeno presso una parte di essa). I motivi sono sempre gli stessi, ormai qualificanti di noi sudditi in questa Italietta; riusciamo a dividerci anche di fronte a un capolavoro, unico rappresentante nazionale nel più sciovinistico festival del mondo. Parte della nostra critica come al solito "l'ha buttata in politica", altri si sono limitati con "è la storia di una pazza priva di riscontri e fonti storiche riconosciute, quindi inutile e politicamente offensiva", fortunatamente altri sostengono si tratti di un capolavoro. E' incredible come possa passare in secondo piano un racconto (reale o meno) dall'impatto drammatico tanto caratterizzante da sconvolgere e strutturare di fiammeggiante passione l'intero impianto del film, il montaggio meraviglioso definito giustamente "futurista", l'interpretazione accorata e carnale della Mezzogiorno, la doppia essenza tragica di Timi, le visioni sceniche di un Bellocchio regista della "Storia" e della "storia". A cosa serve una discussione politica di fronte al grande cinema italiano? JOKERICO 10 http://www.youtube.com/watch?v=rrOnUUOaQ9Q&feature=related
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