[Dolores Claiborne, USA, 1995, Drammatico, durata 130'] Regia di Taylor Hackford
Con Kathy Bates, Jennifer Jason Leigh, Christopher Plummer, David Strathairn
"Dolores Claiborne (Kathy Bates) lavora da ventidue anni come domestica presso l'aristocratica Vera Donovan. La ricca signora è pignola e sempre pronta a rendere la vita impossibile alla povera Dolores, ma un giorno muore e della sua morte viene naturalmente accusata la domestica, dal cui passato riemerge, tra l'altro, il mai chiarito mistero della morte del marito. Torna anche la figlia Selena e, insieme con lei, Dolores ricorderà i capitoli più oscuri della sua vita." (FILM TV)
Il confronto con gli scritti di Stephen King non è mai semplice, perché se da un lato si ha a che fare con un grande romanziere, geniale nelle idee di base della sua opera, notevole nella descrizione e approfondimento dei personaggi, ma abbastanza banale nella chiusura delle sue storie, laddove sorge la necessità di tirare le somme del "discorso"; dall'altro, grandi autori hanno attinto dall'opera del maestro di Portland, ma ne hanno modificato e personalizzato le idee originarie, talvolta riuscendo addirittura ad andare oltre (Kubrick, De Palma). Quando invece ci si approccia a King soltanto col mestiere, con una sceneggiatura non "manipolata", diretta conseguenza di uno scritto, il risultato è sempre insoddisfacente perché dall'idea geniale, si ottiene un personaggio notevole che va a "sgonfiarsi" in una resa banale. Taylor Hackford, non sfugge a questo teorema, realizza il compitino di sfruttare un'ottima idea (Dolores è colpevole di entrambi gli omicidi o soltanto di uno? O è una innocente perseguitata? E il suo carattere è un movente? O una reazione al mondo? E' carnefice di un segugio che sembra non mollare mai o vittima di una persecuzione dovuta a un fallimento?) per una grandissima interprete ( Kathy Bates non tradisce mai, divenendo quasi un personaggio obbligatorio per un film tratto da King), in un contesto banale (l'aguzzino di Dolores è abbozzato manco fossimo in presenza di una comparsa e non con l'origine di tutto, l'interrogatorio finale è una scena di tale impersonalità e mancanza di polso da immalinconire per un progetto che meritava conclusione diversa, l'eclissi del titolo sembra una incombenza da espletare come corollario). JOKERICO 5
Con Kathy Bates, Jennifer Jason Leigh, Christopher Plummer, David Strathairn
"Dolores Claiborne (Kathy Bates) lavora da ventidue anni come domestica presso l'aristocratica Vera Donovan. La ricca signora è pignola e sempre pronta a rendere la vita impossibile alla povera Dolores, ma un giorno muore e della sua morte viene naturalmente accusata la domestica, dal cui passato riemerge, tra l'altro, il mai chiarito mistero della morte del marito. Torna anche la figlia Selena e, insieme con lei, Dolores ricorderà i capitoli più oscuri della sua vita." (FILM TV)
Il confronto con gli scritti di Stephen King non è mai semplice, perché se da un lato si ha a che fare con un grande romanziere, geniale nelle idee di base della sua opera, notevole nella descrizione e approfondimento dei personaggi, ma abbastanza banale nella chiusura delle sue storie, laddove sorge la necessità di tirare le somme del "discorso"; dall'altro, grandi autori hanno attinto dall'opera del maestro di Portland, ma ne hanno modificato e personalizzato le idee originarie, talvolta riuscendo addirittura ad andare oltre (Kubrick, De Palma). Quando invece ci si approccia a King soltanto col mestiere, con una sceneggiatura non "manipolata", diretta conseguenza di uno scritto, il risultato è sempre insoddisfacente perché dall'idea geniale, si ottiene un personaggio notevole che va a "sgonfiarsi" in una resa banale. Taylor Hackford, non sfugge a questo teorema, realizza il compitino di sfruttare un'ottima idea (Dolores è colpevole di entrambi gli omicidi o soltanto di uno? O è una innocente perseguitata? E il suo carattere è un movente? O una reazione al mondo? E' carnefice di un segugio che sembra non mollare mai o vittima di una persecuzione dovuta a un fallimento?) per una grandissima interprete ( Kathy Bates non tradisce mai, divenendo quasi un personaggio obbligatorio per un film tratto da King), in un contesto banale (l'aguzzino di Dolores è abbozzato manco fossimo in presenza di una comparsa e non con l'origine di tutto, l'interrogatorio finale è una scena di tale impersonalità e mancanza di polso da immalinconire per un progetto che meritava conclusione diversa, l'eclissi del titolo sembra una incombenza da espletare come corollario). JOKERICO 5