sabato 14 novembre 2009

NEMICO PUBBLICO


[Public Enemies, USA, 2009, Biografico, durata 143'] Regia di Michael Mann
Con Christian Bale, Johnny Depp, Channing Tatum, Billy Crudup, Stephen Dorff, Emilie de Ravin, Leelee Sobieski, Marion Cotillard, Giovanni Ribisi, Rory Cochrane

"John Dillinger è un fuorilegge col vizio del baseball, del cinema e delle macchine veloci. A colpi di Thompson e a capo di una gang armata, rapina banche ed estingue i debiti degli americani impoveriti dalla (Grande) Depressione. Le sue fughe rocambolesche e temerarie gettano imbarazzo e sconforto sulle istituzioni e su Edgar Hoover, ambizioso direttore del Bureau of Investigation. Elegante ed impavido, Dillinger ha un proiettile sempre in canna e un cappotto per ogni occasione e per ogni signora, rapinata del suo cuore o rapita dal suo fascino. La sua nemesi, efficiente e laconica, ha il volto e il garbo "gable" di Melvin Purvis, determinato ad accomodarlo sulla sedia elettrica. Decimata la sua compagine di criminali e assediato dalla polizia, Dillinger sceglierà la via fatale (e letale) del cinema." (mymovies.it)


Ecco cosa diventa il digitale nelle mani di un regista immenso! Il primo impatto con NEMICO PUBBLICO è un effetto straniante di immediatezza, di iper realtà, di reportage di guerra, da vivere "dentro" la pellicola, "con" i personaggi (e la sparatoria nel cottage di notte, ad un palmo da Dillinger, ma in rispettosa genuflessione, è l'apice della resa estetica), poi l'ambientazione degli anni '30 ci "ridimensiona" ad una visione più convenzionale da spettatori affascinati; poichè non si può che rimanere abbagliati dalla prima fuga dal carcere, dalla corsa silenziosa nel bosco coi respiri a far da colonna sonora, dalle frequentazioni al cinema di Dillinger, dal finale necessariamente doloroso. Un film semplicemente unico, da vedere e rivedere, per comprendere le sottotrame apparentemente sacrificate alla mitologia del personaggio principale: Hoover e il suo utilizzo della stampa come gogna per i nemici o semplicemente per gli oppositori; Purvis e la sua inadeguatezza, incapace di contrastare Dillinger alla pari, schiacciato da un sistema che sfrutta la sua incapacità e la sua poca lungimiranza, inducendolo alla violenza, indottrinandolo alla tortura per ritrarlo di fronte alla realtà; Winstead, un mastino della caccia con le regole d'onore che solo i vecchi sceriffi western posseggono, col rispetto e l'ammirazione dovuta ad una nemesi monumentale e a cui spetta un finale "di servizio"; l'amore melodrammatico di ogni eroe di Mann, l'amore assoluto e immaginario che si nutre di quotidianità straordinaria e aleggia come corpo intangibile, puro e sovrumano. Anche la struttura stessa del film ricorda altri capolavori di Mann, su tutti HEAT e, proprio il confronto con quest'opera danneggia in parte NEMICO PUBBLICO, giacchè un conto è il faccia a faccia tra De Niro e Pacino, altra musica, leggermente stonata è il duo Depp-Bale. JOKERICO 9

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