mercoledì 5 agosto 2009

GRAN TORINO




"Il veterano della guerra di Corea Walt Kowalski, ormai da lungo tempo in pensione, si impegna per cercare di raddrizzare la vita al suo giovane vicino, un ragazzo asiatico senza padre che ha cercato di rubargli l'auto, una prestigiosa Ford Gran Torino del 1972, per riuscire a essere ammesso in una gang giovanile." (FILM TV)


Cosa resta oggi dell' America con la A maiuscola; l'America del capitale trionfante sul comunismo; l'America delle libertà, delle armi, dei giustizieri reazionari fascisti e populisti, dalla morale spiccia giusta e senza compromessi; l'America "cinghialaia" ferita, che carica alla cieca inutilmente per andare a morire nel disprezzo; l'America che non riconosce più sè stessa, che scopre di essere vittima di sè stessa perché nell'immaginario dei poveri cristi l'america è l' America e gli Stati Uniti sono il sogno reale di una terra che accoglie tutte le razze del mondo umano. Forse la parola capolavoro non basta più per un film come GRAN TORINO, qui siamo dalle parti di opere immortali non tanto per l'estetica, quanto per l'aderenza alla tessitura del nostro tempo. JOKERICO 10

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